Re Manfredi
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Macchia da sole di Valle castellana
64010 Teramo
Per info e Booking
info@residenzaremanfredi.it
+39 3287112133
La tua oasi di pace , immersa nel cuore del parco nazionale del G ran sasso e monti della laga .
"Scopri itinerari personalizzati per tutti i gusti: cucina, enologia, trekking, e-bike e molto altro."
CIR: 067046CVP0002 CIN: IT067046C24G9VAPRI
CIR: 067046CVP0003 CIN: IT067046C2FXC2BI3J



ASCESA CORNO GRANDE
VENA DI SANT'ANGELO
Cento Fonti
| Con le loro acque e le loro lastronate di arenaria i Monti della Laga offrono a cavallo tra la primavera e l' estate, spettacoli particolarmente suggestivi. Su tutti i versanti del massiccio abbondano le cascate, le gole i torrenti spumeggianti che disegnano tra maggio e luglio una Laga diversa, spettacolare e sorprendente. Il torrente più suggestivo e più celebre, s'incontra però ai piedi delle vette del Gorzano e della Laghetta, in territorio di Cesacastina. Qui di fronte ad un perfetto panorama sul Gran Sasso che appare dal Monte San Franco al Camicia, il fosso dell Acero scende ricchissimo di acque tra i pascoli - il sentiero sale un pò ripido tenendosi sempre a poche decine di metri dal torrente,. Grossi massi di arenaria, cascate e cascatelle, i numerosi faggi secolari offrono ovunque uno spettacolo superbo. |
| Questa escursione ci conduce sulla vetta più alta del Gran Sasso e dell’intera catena appenninica, sul filo dei tremila metri, seguendo il percorso più facile. In condizioni ottimali, l’itinerario è alla portata di ogni buon escursionista, tuttavia si richiede una buona esperienza di alta montagna e un completo equipaggiamento.Da un punto di vista ambientale sembra di essere nelle Alpi, e ovviamente il panorama può dirsi eccezionale, potendo arrivare con lo sguardo fino al Mare Adriatico |
S. Vito o meglio “Vena di Sant’Angelo”, è la struttura rocciosa più alta e vasta del territorio piceno. Anche se situata in Abruzzo è da sempre frequentata da ascolani. La parete è alta fino a 200 m ed è composta da diverse fasce rocciose.Le vie sono molto eterogenee, le prime, aperte a chiodi e con protezioni molto distanti, sono ormai "scomparse" oppure, se belle, riattrezzate con fix. La chiodatura delle vie non è uniforme, dipende molto da chi la ha attrezzate, alcune hanno protezioni ravvicinate altre un po' distanti. Si tratta comunque di un "terreno d'avventura" per cui se non si conosce l'itinerario e non si vogliono correre rischi occorre portarsi qualche dado o friend.


Santo Stefano di Sessanio -Rocca Calascio
Rifugio Franchetti- Ghiacciaio del Calderone
Monte di Mezzo -Lago di Campotosto
| L'escursione partirà dalla località la Madonnina,per giungere al Rifugio Franchetti fino ad arrivare al Ghiacciaio del Calderone, sotto le pareti settentrionali del Corno Grande dove si annida il Ghiacciaio del Calderone unico ghiacciaio italiano al di fuori delle Alpi. Il ghiacciaio si trova in una conca glaciale tra la vetta occidentale, quella centrale e quella orientale del Corno Grande ed è indirizzato a settentrione, la sua superficie è di circa 5 ettari e costituisce un relitto degli antichi e vasti ghiacciai che ricoprivano la zona appenninica durante le grandi glaciazioni del Quaternario. In estate si presenta come un nevaio, alla fine dell'estate, la neve scompare e affiora il ghiaccio vivo. |
| Escursione panoramica e suggestiva. Nell'angolo più a Sud della Laga, si può ammirare uno dei migliori belvedere d'Abruzzo. Affacciati sul lago di Campotosto, i ripidi pendii erbosi del Monte di Mezzo offrono itinerari di media lunghezza, e magnifici panorami in direzione del bacino, con stupende faggete interrotte da larghe distese di pascoli. Classica meta per un escursionismo tranquillo. |
| Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Santo Stefano di Sessanio si dipana tra i pascoli e i campi aperti, spietrati durante i secoli, dal duro e operoso lavoro di pastori e contadini che abitavano la zona. Passeggiando per le vie del paese, costruito in pietra calcarea bianca e magnificamente conservato, il cui candore è stato reso opaco dal tempo, ci si sente immersi nel pieno del Medioevo, percorrendo un facile ma panoramico sentiero si giunge a Rocca Calascioun castello situato a 1460 Mt. sul livello del mare, si trova nel comune di Calascio . |
BORGHI E LUOGHI RICCHI DI STORIA E NATURA
Per escursioni info e prenozioni
Matteo di Antonio : +39 366 8702078
Stefano Flamminj : +39 389 9795570
Gianni Franchi : +39 3493586871



CASTEL MANFRINO
Eremo di Sant’Angelo in Volturino
L’eremo di Sant’Angelo in Volturino si trova sul versante ovest della Montagna dei Fiori a 1430 m s.l.m. È costituito da una grotta di grandi dimensioni (l’ingresso misura circa 18 metri) il cui lato destro è quasi interamente rettilineo, mentre quello opposto presenta due grotte.
Castel Manfrino deve il suo nome a Manfredi di Svevia, figlio dell’imperatore Federico II, che probabilmente ne potenziò la struttura; fu edificato tra il XII e il XIII secolo sui resti di un’antica fortezza romana costruita a difesa della strada che dalla Via Salaria nei pressi di Amatrice, attraverso il “Passo di Annibale”, sboccava nella pianura di Campovalano.
Risalendo l'antica via romana che dalla Salaria si distaccava per raggiungere direttamente il Piceno abruzzese, valicando il passo di Annibale fino a riscendere tra Campli e Civitella attraverso le gole del Salinello, si incontra lo scenografico villaggio montano di Vallenquina.



Il borgo di Laturo
Le Gole del salinello ed i suoi eremi
La Ciuffetta colle San sisto
La Ciuffetta è il culmine dell’orizzonte che sovrasta il villaggio di Vallenquina con l’omonimo Castello a Nord ed il villaggio di Vallepezzata a sud. Suggestiva, panoramica ed accogliente Vallenquina, preoccupante, ombrosa e nascosta Vallepezzata. Valorizzata dal piedistallo di un colle Vallenquina, celata Continua a leggere…..
Laturo (Lu Lature in dialetto teramano – area ascolana) è una frazione del comune di Valle Castellana in Provincia di Teramo, raggiungibile a piedi tramite sentieri, compresa nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Le Gole del Salinello, uno dei valloni più spettacolari di tutto l’Appennino, sono attraversate dal fiume Salinello in un panorama di incontaminata bellezza e da sentieri escursionistici tra i più suggestivi ed interessanti del Parco. Da qui è possibile raggiungere l'eremo di Santa Maria Scalena, la Grotta di San Marco, la Grotta di sant’Angelo.



Monte Foltrone
Monte Girella
Civitella del Tronto.
Nel cuore verde dell’Appennino Centrale, a due passi dalle spiagge dorate dell’Adriatico, nel Parco Nazionale Gran Sasso-Laga, si trovano i Monti Gemelli: che il poeta D’Annunzio definì nel suo Notturno (1921) “la montagna grande. Cilestrina, aerea, nivale, confusa con le nuvole fulgide…”.
Dei due monti, perfettamente simmetrici se visti dalla costa, quello a sud è da sempre conosciuto come “la Montagna di Campli”: monte poliedrico, con impenetrabili versanti boscosi, faggete misteriose, gole spettacolari, cascate d’acqua, pareti rocciose dolomitiche… E a sud, a pochi minuti dall’affascinante centro storico della cittadina farnesiana, si apre la Valle degli Scoiattoli, un vero paradiso outdoor per gli appassionati di trekking, alpinismo, arrampicata, bike, nordic walking, parapendio, o semplicemente per gli amanti della natura incontaminata. Vieni a Campli a scoprirlo e a viverlo!!! Continua a leggere………
Civitella del Tronto si crede sorga sull'antica area della picena Beregra. Le prime testimonianze storiche certe la collocano nei secoli X-XI (l'origine dell'abitato attuale è altomedioevale) come città incastellata. Già nel secolo XIII il paese appartenente al Regno di Napoli era cinto da mura angioine e, per la sua particolare posizione geografica di confine con lo Stato della Chiesa,ebbe sempre una grande rilevanza strategica.
Nel 1557 fu posta d'assedio da parte del francese Duca di Guisa.. Continua a leggere………
La Montagna dei Fiori (detta comunemente la Mëndàgna in dialetto ascolano e la Mundagnë in dialetto teramano) è un rilievo di 1 814 m[1] dell'appennino abruzzese (provincia di Teramo) ai confini con le Marche, entro cui si estende parzialmente; insieme alla Montagna di Campli, dalla quale è separata dalle Gole del Salinello, forma il massiccio dei Monti Gemelli.



Campli e la sua scala santa
Chiesa di San Giovanni Battista Macchia da Sole
Il territorio camplese, compreso tra Ascoli Piceno e Teramo, ha avuto sin dall'antico civiltà ed insediamenti propri, come ci testimonia il ritrovamento delle tombe più importanti della necropoli di Campovalano di Campli, che risalgono al VI-V secolo prima di Cristo.
I reperti archeologici portati alla luce fino ad oggi, di grandissima importanza, hanno dato un notevole contributo allo studio della civiltà detta Medio Adriatica e ai rapporti di questa con L'Etrusca e la Greca.
Parco archeologico direttamente collegato al Museo Archeologico Nazionale di Campli, che ne custodisce i reperti. Quest'ultimi portati alla luce fino ad oggi, di grandissima importanza, hanno dato un notevole contributo allo studio della civiltà detta Medio Adriatica ed ai rapporti di questa con l'Etrusca e la Greca.
Proprio all’ingresso di Macchia da Sole, frazione di Valle Castellana (Te) posta a m.968 s.l.m. nell'alta Valle del Salinello tra i Monti Gemelli, la chiesa parrocchiale consacrata a San Giovanni Battista dà il benvenuto nel territorio dell’ Università della Macchia del Conte. Databile intorno al 1600 e ben ristrutturata in tempi recenti, si presenta con tetto a capanna e facciata a coronamento orizzontale. Continua a leggere…..
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